Buon giorno! Come state? Il freddo inizia a farsi sentire. Da me hanno messo neve oggi, speriamo di no. Qua ci mettono una vita a liberare le strada. Comunque rieccomi sul blog per il secondo appuntamento con la rubrica Manie Libresche. Rubrica volta a contenere tutte quelle frasi o dialoghi che mi hanno colpita durante la lettura.
Come secondo appuntamento ho deciso di inserire delle frasi dal romanzo Delirium, primo volume della trilogia di Lauren Oliver. Mi consolo con il primo aspettando con ansia il terzo, appena prenotato. :)
IL LIBRO

Titolo: Delirium
Autore: Lauren Oliver
Editore: Piemme
Nel futuro in cui vive Lena, l’amore è una malattia, causa presunta di guerre, follia e ribellione. È per questo che gli scienziati sottopongono tutti coloro che compiono diciotto anni a un’operazione che li priva della possibilità di innamorarsi. Lena non vede l’ora di essere “curata”, smettendo così di temere di ammalarsi e cominciare la vita serena che è stata decisa per lei. Ma mancano novantacinque giorni all’operazione e, mentre viene sottoposta a tutti gli esami necessari a Lena capita l’impensabile. Si infetta: si innamora di Alex. E questo sentimento è come ritornare a vivere, in una società di automi che non conosce passione, ma nemmeno affetto e comprensione, Lena scoprirà l’importanza di scegliere chi si vuole diventare e con chi si vuole passare il resto della propria vita.
LE FRASI
Sono
preoccupata. Dicono che ai vecchi tempi l’amore conduceva la gente
alla pazzia. Sarebbe già abbastanza terribile di suo, ma il Libro
di Sssh racconta
anche la storia di quelli che sono morti per aver perso l’amore o
per non averlo mai trovato: è questo ciò che mi terrorizza di più.
L’amore
è la più mortale tra tutte le cose mortali: ti uccide sia quando ce
l’hai che quando non ce l’hai.
Hana
si avvia per entrare nel laboratorio e poi si volta all’improvviso
e torna verso di me, con un’espressione folle e insolita in viso,
mi afferra per entrambe le spalle, mettendomi la bocca all’orecchio.
Sono talmente sorpresa che mi cade la cartellina. «Sai
che non puoi essere felice senza essere infelice ogni tanto, giusto?»
mi sussurra e la sua voce è rauca, come se avesse appena pianto.
«Cosa?»
Mi sta ficcando le unghie nelle spalle e mi spaventa profondamente.
«Non
puoi essere veramente felice se non sei infelice ogni tanto. Lo sai,
vero?»
A
volte mi sento come se ci fossero due me, una sulle spalle
dell’altra: la me di superficie, che annuisce quando ci si aspetta
che annuisca e dice quello che ci si aspetta che dica, e un’altra
parte, più profonda, la parte che si preoccupa e che sogna e
risponde «Grigio». La maggior parte del tempo si muovono in
sincrono e noto a malapena la sfasatura, ma a volte mi sembra di
essere due persone completamente diverse e sento che potrei
sdoppiarmi da un momento all’altro.
A
volte mi sembra che se soltanto guardi le cose, te ne stai seduto,
fermo, e lasci che il mondo scorra davanti a te, a volte giuro che
per un secondo sembra che il tempo si blocchi e il mondo interrompa
la sua rotazione. Soltanto per un secondo. E se in qualche modo
riesci a scoprire come vivere in quel secondo, allora potrai vivere
per sempre.
L’amore,
la più mortale tra le cose mortali: ti uccide sia quando ce l’hai
sia quando non ce l’hai.
Ma
non è esattamente così.
È
colui che condanna e il condannato; il giustiziere; la lama; la
sospensione di pena all’ultimo momento; il respiro affannoso; il
cielo infinito sopra di te e il «Grazie, grazie, grazie, Dio».
L’amore:
ti ucciderà e ti salverà.
Sono
alta un metro e cinquantotto e sono mediocre in tutti i sensi.
Però
ho un segreto. Potete costruire muri, su su fino al cielo e io
troverò il modo per superarli. Potete cercare di tenermi ferma con
centomila braccia, ma troverò il modo di resistere. E siamo in molti
là fuori, più di quanti pensiate. Gente che si rifiuta di smettere
di credere. Gente che si rifiuta di scendere dalle nuvole. Gente che
ama in un mondo senza muri, gente che ama fino a odiare, fino a
rifiutare, contro ogni speranza, e senza paura.
Ti
amo. Ricordatelo. Questo non possono portarcelo via.
Devo confidarvi che non ero molto convinta di continuare la saga. Il primo volume mi è piaciuto, ma letta l'ultima pagina penso che se avessi avuto l'autrice davanti, l'avrei aggredita!!!! Avrebbe dovuto sopportare uno sfogo isterico memorabile! :) Sapete, quando le cosa non vanno come voi vorreste e sapete di non poter cambiare le cose, vi innervosite, ci rimanete male ecc. Stessa cosa è successa a me. Forse per un romanzo la reazione è eccessiva direte, ma dopo aver letto Delirium, esseremi innamorata dei personaggi, aver vissuto con loro paure e gioie, credetemi reagire così è normale.
Sono da qualche giorno mi sto convincendo a continuare la saga e forse penso che sia anche giusto, non è bello lasciare le cose a metà. Ho ordinato il terzo e iniziato la lettura del secondo. Spero solo di non pentirmene in futuro :) Buona giornata ragazzi
Chaos è stato il mio preferito tra i tre... però Requiem... che delusione :(
RispondiEliminaHo letto la tua recensione di Requiem, per questo sono ancora un po' titubante a continuare la serie. Però forse ho rimandato per troppo tempo. Appena finisco i due romanzi ti faccio sapere se anche io ne sono rimasta delusa. Spero di no :)
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