lunedì 20 gennaio 2014

Recensione: Dark Lover di J.r. Ward


Buondì ragazze, come state? Io sono ancora elettrizzata per l'apertura del mio nuovo blog :) Trovo che la grafica sia stupenda. Denise ha fatto un ottimo lavoro, è stata bravissima.
E come se non bastasse oggi pubblico la mia prima recensione!  Ho deciso di iniziare, parlandovi del primo romanzo di una saga che adoro particolarmente, la Confraternita del Pugnale Nero di J.r. Ward. Il primo volume si intitola Dark Lover, un amore proibito, e narra la storia di Beth e Wrath.

 
Titolo: Dark Lover, Un amore proibito
Autore: J.r. Ward
Editore: Mondadori


Beth Randall è una giovane cronista di nera in un giornale di provincia, a Caldwell NY. Abituata ad aggirarsi tra colleghi giornalisti, poliziotti e delinquenti che non le staccano gli occhi di dosso, ha imparato a tenerli a bada. Quando uno sconosciuto entra nel suo appartamento forzando con naturalezza la porta, Beth dovrebbe urlare e tentare la fuga. Invece è travolta e si abbandona a un desiderio che non ha mai provato prima. Il terrore viene dopo, quando Wrath le parla di Darius, il padre che Beth non ha mai conosciuto, e che gli ha affidato il compito di assisterla e proteggerla. Perché Darius e Wrath appartengono a una stirpe di vampiri da secoli in lotta per la sopravvivenza. E Beth sta per entrare in un mondo nero come la notte e rosso di sangue, sta per andare incontro alla trasformazione di tutto il suo essere.
 
 
 
RECENSIONE:



Dark Lover o Il Risveglio, a seconda da quale sia la casa editrice a pubblicare i romanzi, è il primo volume di una saga dedicata ai vampiri. I protagonisti di questa saga sono i membri della Confraternita del Pugnale Nero. Ma vediamo di conoscerli meglio: Wrath, Tohrment, Vishous, Rhage, Phury e Zsadist. Questi sono vampiri guerrieri, incaricati di proteggere la loro specie dagli attacchi della Lessening Society. Una società, come dice il nome, a cui appartengono degli umani privati dell'anima, i Lesser. Umani immortali che, non hanno bisogno di mangiare, bere e sono sessualmente impotenti. Si riconoscono facilmente dal loro aspetto: capelli, pelle e iridi molto chiare, pallidi, e profumano di talco per bambini. I nostri guerrieri aggressivi, orgogliosi, indipendenti e riservati per natura conducono con questi essere mostruosi una guerra estenuante, nascosta al genere umano, che procede di generazione in generazione.

In questo primo volume conosciamo meglio Wrath:
 
Wrath era un metro e novantotto di puro terrore vestito di pelle. I lunghi capelli lisci e neri gli ricadevano sulle spalle dall'attaccatura a V sulla fronte; un paio di occhiali da sole avvolgenti nascondevano due occhi che nessuno aveva mai visto; le spalle erano larghe il doppio di quelle della maggior parte dei vampiri maschi. Con il suo viso aristocratico e feroce insieme, incarnava alla perfezione il re che era per diritto di nascita e il soldato che era diventato obbedendo al proprio destino. E l'ondata minacciosa che lo precedeva sempre era un formidabile biglietto da visita.


Darius, fratello della Confraternita del Pugnale Nero chiede a Wrath di assistere la figlia venticinquenne, ignara dell'esistenza dei vampiri e dell'identità del padre, durante la transizione. Un momento critico che segna il passaggio all'età adulta. Dopo questa i vampiri sono costretti, per sopravvivere, a bere il sangue di un vampiro dell'altro sesso e non possono più esporsi alla luce del sole, senza riportare delle profonde ustioni. Darius si rivolge a Wrath poiché Beth è per metà umana e quindi non potrebbe sopravvivere alla transizione. Il sangue del guerriero è forte, pertanto vi saranno più probabilità che la donna, superi con successo il cambiamento. Inizialmente Wrath rifiuta di fare il favore all'amico, dolcezza e misericordia non fanno parte della sua natura ma, a seguito sella morte di Darius, incendiato vivo nella sua automobile da una bomba installata da un Lesser, Wrath decide di rendere giustizia la valoroso guerriero e di aiutare la figlia. Quello che non poteva prevedere accentando l'incarino è la potente attrazione, dolcezza e amore che lo spingono sempre di più tra le braccia di Beth. Un donna sincera, pura, bella, forte ma allo stesso tempo troppo debole per poter badare a se stessa. Una donna che lo aiuterà a redimersi da un brutto torto, un episodio che ha segnato terribilmente la giovinezza del guerriero. Beth accetterà l'uomo per quello che è, pregi e difetti, sostenendolo e condurlo verso il destino per il quale è stato creato: sedere sul trono e guidare la sua specie.
 
Mi sono disquisita tantissimo scusate ma, in questo primo volume non vi è molta azione o lotta. J.r. Ward introduce i protagonisti dei successivi romanzi e i nemici con la quale dovranno scontrarsi. L'unica lotta eclatante è la vendetta di Warth nei confronti di un Lesser, che prima di venir trasformato in un immortale senza anima, aveva cercato di violentare la sua Beth. E da questo scontro ne rimarrà profondamente ferito, tanto da lottare tra la vita e la morte in ospedale.
Questo è uno dei libri della serie che preferisco, sarà per il protagonista maschile così sexy, virile, che da guerriero spietato e battagliero diventa fiero e si addolcisce caratterialmente; o per l'ambientazione e le vicende narrate, sebbene i nemici di questa saga non paiono così terribili e appropriati al ruolo che ricoprono, ma a distanza di due anni lo ricordo ancora con calore.
Per le amanti del genere Paranormal romance, questa saga è assolutamente imperdibile. Ho iniziato a leggere i vari volumi senza sapere dove questo mi avrebbe portato e ora a distanza di due anni dalla lettura del primo libro, aspetto con ansia la pubblicazione del dodicesimo romanzo, The King, senza essermi mai persa un racconto di questa autrice così brava e in gamba a far vivere alla lettrice un sogno indimenticabile.


«Ti ha mai detto nessuno quanto sei bello?»
Lui ridacchiò. «I guerrieri non sono belli.»
«Invece tu lo sei. Per me sei bellissimo.» Lui smise di respirare.
Poi la scostò da sé. Con un movimento repentino scese dal letto e, qualche istante dopo, in bagno si accese una luce fioca. Beth udì scorrere l'acqua. […] «Beth...» Le prese le mani tra le sue costringendola a fermarsi. Le candele si accesero all'improvviso, assecondando il suo desiderio di farsi vedere bene da lei. «Mi dispiace di non avere... un carattere più facile.»
Lei si liberò dalla stretta. «Non era mia intenzione metterti in imbarazzo. Volevo solo che sapessi cosa provavo, tutto qua.»
«E io trovo difficile credere che tu non mi trovi disgustoso.»
Beth lo guardò incredula. «Santo cielo! E perché mai dovrei trovarti disgustoso?»
«Perché sai cosa è successo....


Il mio giudizio:

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