lunedì 31 marzo 2014

Anteprima: Spring Gift Tour


 




Buon pomeriggio lettori,
oggi vorrei parlarvi di un progetto, ideato insieme a quattro splendide blogger: Leb del blog Reading with love, Alice del blog Parole di carta, Martina del blog Bon Book e Glimmer del blog Message in a bottle.; lo Spring Gift Tour. Creato apposta per tutti coloro che adorano leggere e scoprire sempre qualcosa di nuovo.

Lo Spring gift tour è un tour, come dice il nome, costituito da cinque tappe, ognuna dalla durata di una settimana. Ogni tappa, ospitata da un blog diverso, avrà un tema principale e voi lettori dovrete scrivere un commento attinente all'argomento scelto dalla blogger, ottenendo il maggior punteggio possibile per partecipare alla prossima tappa e riuscire a vincere, alla fine del tour, i cinque ebook messi in palio.

Vi saranno tre vincitori! Il primo avrà la possibilità di scegliere tre ebook tra quelli messi a disposizione, il secondo qualificato due e l'ultimo partecipante un solo libro elettronico. Le regole fondamentali verranno pubblicate nel post di partenza. Il tour avrà inizio lunedì 7 Aprile 2014. E questo è il calendario con le diverse tappe e i luoghi di ubicazione:


 
 
Non spaventatevi. Non dovrete né leggere dei libri che non vi interessano, né sfidarvi tra di voi. Il tour consiste nello scrivere un commento, un parere, sull'argomento della tappa e sperare di fare breccia in noi cinque e ricevere il punteggio maggiore. Per adesso è tutto... vi sveleremo tutto più avanti :)
 
A questo punto non mi manca che augurare a tutti i partecipanti un gran in bocca al lupo
e sperare in una grande partecipazione!!!!
A presto!!! :)

Anteprima: "Non dirmi un'altra bugia" di Monica Murphy

Buon pomeriggio amici lettori e buon inizio di settimana!
 
Oggi vorrei parlarvi di un libro in uscita il 10 Aprile per la casa editrice Newton Compton, "Non dirmi un'altra bugia" di Monica Murphy.  Consto da 259 pagine e acquistabile al prezzo di € 9,90. Leggiamo insieme la trama e un breve estratto regalatoci dalla casa editrice.



 
Non dirmi un'altra bugia
Monica Murphy
Newton Compton
In libreria da 10 Aprile 2014
 
 
Romantico!

Ai primi posti delle classifiche americane
One Week Girlfriend Series
Drew Callahan è un ragazzo ricco, affascinante, la stella della squadra di football del college. Le ragazze lo desiderano, ma nella sua vita sembra non esserci spazio per l’amore. Fable invece ha dovuto rinunciare agli studi per lavorare come cameriera e occuparsi di sua madre e del suo fratellino. È bellissima e ha già avuto diversi ragazzi, ma nessuno le ha mai fatto davvero battere il cuore. Drew e Fable si conoscono appena quando lui le chiede, in cambio di una somma di denaro, di fingere per una settimana di essere la sua ragazza e trascorrere con lui la festa del Ringraziamento nella villa di famiglia. Fable accetta, perché quei soldi le fanno comodo e tra loro non ci sarà sesso: sarà solo una finzione per i genitori di Drew. Ma le cose presto cambieranno...

Dall'autrice bestseller del New York Times e USA Today
La nuova serie che ha fatto impazzire gli USA


Drew e Fable: una passione travolgente, un segreto inconfessabile

«Un romanzo dolce e sensuale che vi appassionerà fin dalla prima pagina.»

«Preparatevi. Sarà una lettura sensazionale.»

«Un libro semplicemente perfetto, che fermerà il tempo.»

«In questo romanzo c’è tutto: dramma, sesso, personaggi complessi e affascinanti. Appassionante.»

«Monica Murphy vi trascinerà in questa splendida storia e non vi lascerà più andare.»

«Bellissimo, non vedo l’ora di leggere il seguito!»
 
 
*** BREVE ESTRATTO ***
 
 
Prologo

Giorno 5, ore 23:00.

Troppo coinvolta. Due paroline insignificanti che mi risuonano nella testa di continuo. La descrizione perfetta di come mi sento in questo preciso istante. Troppo presa dalle tue dolci, dolorose parole, dalle tue forti braccia esperte e dalle tue calde, morbide labbra. Troppo coinvolta in questa… vita artificiale in cui sono immersa fino al collo. E sai cosa? Mi piace. La adoro. Anche se dentro di me so che non esiste davvero. So che il modo in cui mi parli, mi guardi, mi tocchi, mi baci… è tutta una messinscena. Sono una specie di copertura per te, ma non mi importa. Lo desidero. Desidero te. Quello che non capisco è perché siamo qui. Adesso. Mezzi nudi nel tuo letto, braccia e gambe intrecciate, le lenzuola che scivolano via dai corpi perché la nostra pelle è infuocata, come se stessimo bruciando vivi. Non fai che baciarmi e sussurrarmi nell’orecchio quanto mi vuoi e oh, dio, anch’io ti voglio, ma una 8 vocina assillante dentro la mia testa mi ripete che ci resta soltanto un giorno insieme, prima di tornare nel mondo reale. Là dove mi ignori, e io ignoro te. Avrai ciò che vuoi: spaventare a morte i tuoi genitori, così non ti tormenteranno mai più. E anch’io avrò quel che voglio: i soldi che mi hai promesso per «sopportare la tua merda per sette giorni» – parole tue – così potrò prendermi cura del mio fratellino per un po’ di tempo in più. Torneremo ciascuno alla propria vita. Dove tu mi odi e io odio te. Sarà una bugia. Forse prima di tutto questo ti odiavo, ora però… credo di essermi innamorata di te.
 
***
 
Non ho voluto aggiungere anche il primo capito al breve estratto, ma per chi fosse interessato e curioso sul sito ufficiale della Newton Compton può trovare e scaricare i primi tre capitoli!
Allora? Cosa ne pensate di questo nuovo arrivo? Vi incuriosisce? La copertina non mi ispira per niente, ma la trama sembra presagire bene. Speriamo...

sabato 29 marzo 2014

Recensione: "Non cercarmi mai più" di Emma Chase

Buongiorno amici, come state?
Su rallegratevi è arrivato il fine settimana e possiamo prenderci un po' di meritato riposo. Ed era anche ora :) Comunque tornando a noi e alla recensione di oggi, "Non cercarmi mai più" di Emma Chase, vi informo che questa è una recensione che avevo pubblicato tempo fa sul blog che gestisco insieme ad una carissima ragazza, Bookcret. Ho deciso di postarla anche sul mio blog perché ho intenzione di continuare la serie.




Titolo: Non cercarmi mai più
Titolo originale: Tangled
Autore: Emma Chase
Casa editrice: Newton Compton

Drew Evans è bello e arrogante, fa affari multimilionari nella società di famiglia e seduce le donne più belle di New York con un semplice sorriso. Allora perché è stato per sette giorni con le imposte chiuse nel suo appartamento, triste e depresso? Lui risponderebbe che è colpa dell'influenza. Ma noi tutti sappiamo che non è proprio la verità. Katherine Brooks è brillante, bella e ambiziosa. Quando Kate viene assunta come nuova associata presso l'impresa di investimento bancario del padre di Drew, il focoso playboy entra in tilt. La competizione professionale che si stabilisce tra i due mette in crisi Drew, l'attrazione per lei è fonte di distrazione.
 
 
 
 
 
 
 
RECENSIONE


Non cercarmi mai più, mi ha davvero sorpreso. Mi aspettavo il solito romanzo erotico, leggero, semplice. Non avevo alcuna pretesa né aspettativa. Mi sono dovuta ricredere. Emma Chase, con l'aiuto dal marito Joe, è riuscita ad immergersi nella mentalità maschile, creando un libro fresco, divertente e molto educativo dal punto di vista sociale.

Il protagonista maschile è Drew Evans. Si occupa di finanza, lavorando in una delle banche più in vista della città, la Reinhart e Fisher. Drew è un uomo competitivo, sicuro di sé, arrogante fino allo sfinimento, spocchioso, viziato e tenace. Un uomo che al primo impatto ammireremo a bocca aperta, affascinate dal suo carisma e dal suo fascino; subito dopo averlo conosciuto lo odieremo profondamente e infine, svelato il vero Drew, non potremo che innamorarcene. La sua ingenuità, o verginità, nei confronti dell'amore è al tempo stesso tenera e patetica. Sapete che cosa fa il nostro Gran Uomo, una volta scoperto di essere innamorato? Si diagnostica una bruttissima influenza, e si da malato al lavoro per ben sei giorni. Ridicolo non trovate? Ma ora arriviamo alla donna che lo ha ridotto in questo stato: Katherine Brooks, la nuova associata della banca. Incontrata, senza sapere chi fosse, in uno dei locali più in di New York.

E poi la vedo, a nemmeno cinque metri da me, che aspetta paziente ma che sembra un po’ a disagio nella mandria che agita le braccia, sventola bigliettoni e brama alcol, cercando di attirare l’attenzione del barista. Lei è magnifica, angelica, stupenda. Scegliete una parola, una cazzo di parola qualsiasi. Il punto è che, per un attimo, mi sono dimenticato di respirare. I suoi capelli sono lunghi e scuri, e brillano persino nella luce bassa del locale. Porta un abito rosso che le lascia la schiena nuda, sexy ma di classe, e accentua ognuna delle sue curve perfette. Le labbra sono esuberanti, piene, e implorano di essere profanate. E i suoi occhi. Cristo. Sono enormi e infinitamente scuri.

Kate si trova nel locale con degli amici per festeggiare il suo nuovo lavoro. Drew appena la vede, la desidera e decide che sarà sua. Ma una volta scoperto chi è realmente Kate, le cose si complicano, perché ai due verrà affidato un compito ben preciso: preparare una presentazione per accaparrarsi un grosso cliente, Anderson. Chi dei due metterà insieme la strategia più interessante si aggiudicherà il cliente. E così parte la competizione, e tra colpi bassi, bastoni tra le ruote e sabotaggi, inizieranno a conoscersi, e, la donna che Drew, inizialmente vedeva solo come un corpo sexy da possedere, si svelerà essere una donna determinata, sicura, intrepida e ostinata al pari di lui. Di cui sarà impossibile non invaghirsene. Ma vi è un ostacolo: Kate è fidanzata. Da ben dieci anni. Il fidanzato si chiama Billy Warren, un uomo insicuro geloso e appiccicoso ma che le è sempre stato vicino e che l'ha sempre sostenuta nei momenti di bisogno. In giorno in cui seppellì il padre. Le ha insegnato a guidare. L'ha persuasa ad essere abbastanza brava per cantare davanti ad un pubblico in carne ed ossa. Le ha dato una mano a compilare i moduli per fare domanda al college, l'ha seguita quando Kate decise di trasferirsi a New York...

Può un uomo come Drew Evans competere con Billy Warren?

Secondo Drew, quelli elencati da Kate, sono i suoi traguardi. Sfide che lei ha vinto. Testa di ...azzo era solo presente alla corsa. Uno spettatore passivo. Carta da parati. Il colore dei muri si può cambiare in ogni momento, e potrebbe sembrarci diverso, ma la stanza è sempre la stessa. Per tutto il tempo Drew, cercherà di convincere la donna della sua teoria e ad affidarsi a lui, perché lui senza lei non può più stare. Ma quando Billy lascerà la donna e Drew avrai il campo spianato, combinerà un disastro, al quale con molta determinazione, ironia e fantasia cercherà di rimediare per riconquistare l'unica donna che abbia mai amato.

Non fraintendetemi, nonostante le mie parole romantiche, nel romanzo non vi è alcun romanticismo, se non negli ultimi capitoli. Anche nel corteggiamento Drew sarà esilarante e fuori dal comune. Un uomo che più innamorato sembra uno stalker! Nel contempo, Non cercarmi mai più, mi è piaciuto. È il primo romanzo di questo genere letterario che letto dal punto di vista maschile. Spesso nella narrazione Drew, si blocca nel descrivere gli eventi, per interloquire direttamente con la lettrice. Attraverso questi brevi momento, alla lettrice viene aperto un piccolo spiraglio nel mondo semplice e dinamico della mente maschile. Spiragli che ogni donna vorrebbe vedersi aprire per conoscere meglio la figura che le sta acconto. Detto questo, vi consiglio di leggere il romanzo? Sì. Volete capire cosa pensa, come funziona e come agisce la mente maschile? Questo è il romanzo adatto a voi. Non è per niente pesante né noioso. Una lettura leggera per rilassarsi e farsi due risate. E perché no: sfottere un po' l'ingenuità e inesperienza maschile!
 

 
Okay, avete ragione, è un tremendo disastro. Pensate che avrei dovuto correrle dietro? Be’, vi sbagliate. Forse non avete mai letto L’arte della guerra, di Sun Tzu. Io sì. È un libro che parla di strategie militari. Un buon generale sa quando deve attaccare. Un perfetto generale sa quando è ora di ritirarsi. Ho detto a Kate quello che dovevo. Ora devo dimostrarglielo. La guerra si vince con le azioni. Sono le azioni a guarire le ferite, non le parole. Le mie, in particolare, al momento non valgono granché. Quindi ho un piano, e il fallimento non è un’opzione. Perché ormai non riguarda soltanto me e ciò che voglio, non più. Riguarda anche ciò che vuole Kate. E lei vuole me. Certo, dentro di sé sta lottando, ma il sentimento è lì, c’è sempre stato. Nessuno significherà mai tanto per lei. E – prima che mi tagliate la testa – non lo sto dicendo per eccessiva autostima, ma perché dietro la rabbia, sotto le ferite… anche Kate è innamorata di me. Guardarla è come essere di fronte a uno specchio. Perciò non mi fermerò, non alzerò bandiera bianca. Non finché entrambi non otterremo quello che ci renderà felici. Cioè noi, insieme. Ehi, sapete cos’altro sa fare un perfetto generale? Chiamare le riserve.

 
Il mio giudizio

giovedì 27 marzo 2014

Recensione: "Una ragione per amare" di Rebecca Donovan

Buonasera amici lettori,
da oggi potete trovare in tutte le librerie il secondo volume della serie "Il nostro segreto universo" di Rebecca Donovan, "una ragione per restare", edito dalla  casa editrice Newton Compton. Nel frattempo vi posto la recensione del primo volume, "una ragione per amare". Sperando che vi piaccia vi auguro una buona serata.



Una ragione per amare
Rebecca Donovan
Newton Compton
443 pagine

Emma Thomas è una studentessa modello e un'atleta prodigio. Ma è una ragazza taciturna e solitaria: non frequenta nessuno tranne la sua amica Sara, non va alle feste, non esce e non ha un fidanzato. E si copre bene per nascondere i lividi, per paura che qualcuno possa indovinare quello che succede tra le pareti domestiche. Mentre gli altri ragazzi della sua età si divertono spensieratamente, Emma conta in segreto i giorni che mancano al diploma, quando finalmente sarà libera di andare via di casa. Ma ecco che all'improvviso, senza averlo cercato o atteso, Emma incontra l'amore. Un amore intenso e travolgente che entra prepotentemente nella sua vita. E adesso nascondere il suo segreto non sarà più così facile.
 
 
 
 
RECENSIONE

 
Una ragione per amare è il primo volume della trilogia "Il nostro segreto universo" di Rebecca Donovan, edita dalla casa editrice Newton Compton da quest'anno.

Emma Thomas vive a casa dei suoi zii, George e Carol, non per scelta, ma per necessità. Non ha altro posto dove andare e loro sono l'unica famiglia che le sia rimasta dopo la morte del padre avvenuta a seguito di un incidente d'auto quando lei aveva sette anni e la madre, ammalatasi subito dopo la morte del marito non è stata più in grado di prendersi cura della figlia. I suoi zii non l'hanno mai accettata come un aggiunta alla loro famiglia. La loro accoglienza non andò mai oltre i freddi passi di quando Emma attraversò la soglia di casa loro quattro inverni prima. Per guadagnarsi il perdono per essere qualcosa che i suoi zii non avevano mai voluto, Emma si è specializzata nell'evasione e nello studio folle. Praticando tre sport, dirigendo il giornale della scuola, partecipando all'annuario, alle rassegne d'arte e ai club di francese. Abbastanza per rimanere a scuola dopo le lezioni ogni giorno e non dover tornare a casa. La sua vita sociale è pari a zero e l'unica persona a cui ha permesso di avvicinarsi è Sara, la ragazza più desiderata della scuola, ma con i piedi ben piantati per terra. Emma non può permettersi altri amici, non può permettersi di uscire, andare al cinema, alle feste dei suoi compagni di classe. In sintesi non può vivere la vita che vivono quotidianamente i suoi coetanei. Nessuno le si può avvicinare abbastanza da toccarla per paura che debba ritirarsi per il dolore, perchè Emma nasconde un segreto che non può rivelare a nessuno, ma che pesa come un macigno: la zia Carol non perde occasione per mostrarle quanto sia gradita la sua presenza in famiglia, percuotendola brutalmente ogniqualvolta ne senta la necessità. Emma non può permettersi di parlarne con qualcuno, sebbene sarebbe facile mettere fine a tutto questo; ma se la cosa si verrebbe a sapere i suoi cugini, Jack e Leyla, verrebbero allontanati dai genitori e questo li distruggerebbe. Emma deve tenere duro, mancano solo seicentonove giorni al momento in cui potrà lasciare la casa degli zii e andare al college. Deve solo seguire alla lettera il suo piano di sopravvivenza prima di essere finalmente libera, ma le cose si complicano quando irrompe nella sua vita Evan Mathews, un nuovo compagno di scuola trasferitosi da San Francisco.

Era seduto in fondo all’aula e indossava una camicia celeste con il colletto sbottonato e un paio di jeans che gli stavano a pennello. Aveva le maniche arrotolate e la camicia abbastanza aperta da mostrare una pelle liscia e un accenno di corporatura magra e muscolosa. La camicia faceva il paio con i suoi occhi azzurri, che si muovevano lungo l’aula, fissando il suo pubblico. Sembrava rilassato, anche se tutti i presenti lo stavano osservando. Probabilmente era uno che non vedeva l’ora di stare al centro dell’attenzione. C’era anche qualcos’altro in lui che non riuscivo ad afferrare perfettamente: sembrava più grande – senza dubbio uno del terzo o dell’ultimo anno – anche se aveva un volto da ragazzino; la mascella prominente si allungava agli angoli degli zigomi, facendo da contrappunto alle sopracciglia e al naso dritto che sporgeva sulle labbra perfettamente definite. Un artista non avrebbe potuto scolpire dei tratti più belli.
 
Ed ecco che questo ragazzo ha trovato un modo per conquistarla a differenza di chiunque altro. A farle provare qualcosa, delle emozioni, che prima di allora si era sempre tenuta dentro. Escludendo tutto e tutti dal suo dolore. Ma le cose sono complicate e Emma non può permettere a qualcun altro di conoscere il suo segreto, non mentre vive ancora a casa degli zii e la malvagità di Carol minaccia di penetrare nelle uniche cose belle che le siano rimaste.

Prima di intraprendere la lettura del romanzo ho letto molti commenti sul libro. Come al solito, alcuni positivi altri negativi, ma per la maggiore erano negativi. Ora che ho letto il romanzo e posso esprimere il mio parere, il mio giudizio non è né totalmente positivo, né totalmente negativo. Ho impiegato molto ad entrare nel racconto e dopo le prime settanta – ottanta pagine avrei voluto abbandonare il volume. Troppo ripetitivo e noioso. L'autrice si dilunga nel descrivere delle scene in cui non succede assolutamente nulla, pagine e pagine di nulla che avrebbero potuto benissimo essere accorciate o addirittura eliminate. Per quanto riguarda gli abusi che Emma subisce dalla zia, non è possibile che nessuno in quattro anni non se ne sia mai accorto. Soprattutto George, ignaro di quanto sia crudele e malvagia la moglie e i medici che hanno curato Emma e che si sono fatti ingannare da una stupida bugia. Gli insegnanti e l'allenatore di Emma che si svegliano soltanto a fine racconto chiedendole se qualcuno le stia facendo del male. C'è non è possibile!!! Non è una cosa realistica. Tuttavia, tralasciando le numerose pecche contenute nel romanzo, Una ragione per amare mi è piaciuto. Ho trovato Sara, un'amica sincera e dolce che fin da subito ho adorato apprezzato, Evan, un ragazzo maturo e premuroso sebbene all'inizio non mi facesse impazzire. Diciamo non c'è stato il colpo di fulmine, ma da metà romanzo in poi è apparso diverso ai miei occhi tanto da rivedere il mio giudizio, anche se ancora come protagonista maschile non mi convince al cento per cento. La storia non è che si un gran chè, sorvolando sulle scene in cui l'autrice descrive le percosse, le altre pagine sono dedicate a raccontare gli avvenimenti di stupide e inutile feste e di giorni scolastici che si trascinano via uno dietro l'altro. Eppure questo romanzo mi è piaciuto, ho provato una forte empatia e compassione nei confronti di Emma e non vi nascondo che come Sara, mi sono commossa molto nel vedere il dolore e la devastazione che attanagliano la ragazza. Non so se consigliarvi il romanzo o meno. I gusti sono personali, perciò se a me una cosa piace non vuol dire che quella possa piacere necessariamente a qualcun altro. Dunque vedete un pò voi se intraprendere la lettura del volume o meno. Io ho intenzione di continuare la serie, infatti vado subito ad impossessarmi del secondo volume. Fatemi sapere cosa avete decise e se qualcuno di voi l'ha letto e se la pensa come me. Un bacio.


 
 
Eravamo impegnati in una danza molto intricata toccandoci senza toccarci, sapendo senza dirlo, e provando qualcosa senza poterlo esprimere. Eravamo amici che camminavano su un cornicione, un cornicione molto sottile, e io ero troppo presa dalla mia accresciuta consapevolezza della sua esistenza per capire quanto poco mancava perché quel cornicione si sgretolasse sotto i nostri piedi.

 
 


Il mio giudizio 
 

Manie Libresche #3

Buondì e buon inizio di giornata a tuti!
Oggi, anche se non è il giorno prefissato, voglio pubblicare la rubrica Manie Libresche. Una rubrica ideata da me, o almeno penso, non sono andata a controllare negli altri blog se avessero una rubrica simile. Manie Libresche consiste nel postare tutte quelle frasi o dialoghi che durante la lettura di un romanzo mi hanno colpito positivamente. Le frasi che vi andrò ad inserire oggi appartengo ad un libro bellissimo che ho letto la settimana scorsa, "Le coincidenze dell'amore" di Colleen Hoover. L'avete letto? Se non l'avete letto vi consiglio di farlo subito, non ve ne pentirete!




Le coincidenze dell'amore
Colleen Hoover
Leggereditore
378 pagine
 
Meglio una verità che lascia senza speranza o continuare a credere nelle bugie? Sky non ha mai provato il vero amore: ogni volta che ha baciato qualcuno, ha solo sentito il desiderio di annullarsi, nessuna emozione, nessuna dolcezza. Ma quando Sky incontra Holder, ne è subito affascinata e spaventata insieme. C'è qualcosa in lui che fa riemergere quello che lei aveva spinto nel profondo della sua anima, il ricordo di un passato doloroso che torna a turbarla. Sebbene sia determinata a starne lontano, il modo in cui Holder riesce a toccare corde del suo cuore, corde che nessuno riesce neppure a sfiorare, fa crollare le difese di Sky. Il loro legame diventa sempre più intenso, ma anche Holder nasconde un segreto, che una volta rivelato cambierà la vita di Sky per sempre. Soltanto affrontando coraggiosamente la verità, senza rinunciare all'amore e alla fiducia che provano l'uno per l'altra, Holder e Sky possono sperare di curare le loro ferite emotive e vivere fino in fondo il loro rapporto.
 
 
FRASI

 
«Sky, stasera non ti darò nessun bacio, ma puoi credermi se ti dico che non ho mai desiderato tanto baciare qualcuno. Non credere che non sia attratto da te, lo sono eccome. Puoi tenermi la mano, puoi accarezzarmi i capelli, puoi stare sulle mie ginocchia mentre ti imbocco gli spaghetti, ma stasera non verrai baciata. E probabilmente nemmeno domani. È per me. Ho bisogno di sapere che quando le mie labbra toccheranno le tue, tu starai provando esattamente quello che provo io. Perché voglio che il tuo primo bacio sia il più bel primo bacio della storia.»
 


«Lascia che ti spieghi una cosa» mi sussurra in tono profondo. «Il momento in cui le mie labbra toccheranno le tue, quello sarà il tuo primo bacio. Perché se non hai mai provato niente significa che nessuno ti ha mai baciata. O almeno non come intendo farlo io.»


«Perché sai che ho ragione. Non posso baciarti stasera perché un bacio porta un’altra cosa, che porta a un’altra cosa e a questa velocità il prossimo week-end avremmo già bruciato le tappe. Non ti va di aspettare un po’ per le nostre prime volte?» Lui si stacca dal mio collo e mi guarda. «Prime volte? Quante prime volte ci sono?» «Non così tante, per questo è bello tenerle da parte. Da quando ci siamo conosciuti ce ne siamo già giocate troppe.» Io inclino la testa per vederlo meglio. «Quali prime volte ci sono state?» «Quelle semplici. Il primo abbraccio, il primo appuntamento, la prima litigata, la prima volta che abbiamo dormito insieme, anche se io non stavo dormendo. Ce ne sono rimaste pochissime. Il primo bacio. Dormire insieme ma stando svegli. Il primo matrimonio. Il primo figlio. E dopo basta. Le nostre vite diventeranno banali e noiose e io dovrò divorziare da te e sposare una con vent’anni di meno per avere tante altre prime volte, mentre tu, purtroppo, sarai inchiodata a badare ai bambini.» Mi prende il viso fra le mani e sorride. «Perciò capisci, piccola: tutto questo io lo faccio solo per te. Più aspetto a baciarti, più tardi arriverà il momento in cui sarò costretto a mollarti.»


«Fammi capire: quando mi hai visto hai pensato di leccarmi la faccia? È così che fai quando ti piace un ragazzo?» Scuoto la testa. «Non la faccia, le fossette. E no, tu sei l’unico che abbia mai desiderato leccare.» Mi sorride, sicuro di sé. «Bene. Perché tu sei l’unica ragazza che io abbia mai desiderato amare.»


«Si fottano le prime volte, Sky. La sola cosa che mi importa, con te, sono i per sempre.»


...Quando ti tocco, ti tocco perché voglio farti felice. Quando ti bacio, lo faccio perché hai la bocca più incredibile che abbia mai visto e non ne posso fare a meno. E quando faccio l’amore con te, è esattamente questo che sto facendo. Faccio l’amore con te perché sono innamorato di te. I sentimenti negativi che per tutta la vita hai associato all’essere toccata con me non c’entrano niente. Non c’entrano con noi. Io ti tocco perché ti amo e per nessun’altra ragione al mondo.»


...non hai idea di quanto cazzo sono fiero di te. Ogni tuo sorriso mi lascia a bocca aperta, perché so quanto coraggio e quanta forza ti sono occorsi per non perdere questa parte di te. E la tua risata? Dio, Sky. Pensa a quanto coraggio ti ci è voluto per ricominciare a ridere dopo tutto quello che ti è successo. E il tuo cuore...» dice, scuotendo la testa incredulo. «Come faccia il tuo cuore ad amare e fidarsi di nuovo è la prova che mi sono innamorato della ragazza più coraggiosa che abbia mai conosciuto. So quanto coraggio ti è servito per lasciarmi entrare dopo quello... E ti giuro che non smetterò mai di ringraziare il cielo per avermi dato la possibilità di amarti. Grazie per il tuo amore, Linden Sky...


«Sky, se ti stai domandando se ho problemi a impegnarmi, la risposta è no. Un giorno di un lontano, lontanissimo futuro... tipo un futuro dopo l’università... quando ti farò la proposta... che ti farò, perché non ti libererai facilmente di me... be’ quel giorno non ti chiederò di sposarmi sperando che funzioni. Quando sarai mia, sarà per sempre. Come ti ho già detto, le uniche cose che mi interessano, con te, sono i per sempre.»



Okay lo ammetto mi sono ufficialmente innamorata di Holder! Ma io dico, ma come si fa a non innamorarsi di un ragazzo così?? Comunque le frasi che vi ho inserito non contengono spoiler e ne avrei volute inserire altre, ma poi sarebbero state troppe. Come potete vedere la scrittura dell'autrice è fluida e semplice e il libro è dolce e.. schioccante, ecco il termine più adatto per descriverlo. Si legge tutto d'un fiato ed entra subito nel cuore del lettore. Perciò, vi ripeto, se non l'avete ancora letto, fatelo. Merita di essere letto e amato, così come i personaggi del racconto! Un bacio

mercoledì 26 marzo 2014

Recensione: "Oltre i limiti" di Mcgarry Katie

Buongiorno amici lettori,
come state? Io bene e in questi giorni sono riuscita a leggere molti libri, ma trovo solo ora il tempo di fare le diverse recensione :( Oggi vorrei parlarvi di un libro che mi è rimasto nel cuore: "Oltre i limiti" di Mcgarry Katie. Woo!!!!!! Me ne sono perdutamente innamorata e sicuramente la maggior parte di voi l'avrà già letto, ma non mancate di dirmi come avete trovato il romanzo! E se la mia recensione vi è piaciuta. Un bacio



Oltre i limiti
Mcgarry Katie

Nessuno sa cosa sia successo a Echo Emerson, la ragazza più popolare della scuola, la notte in cui le sue braccia si sono ricoperte di cicatrici. Nemmeno lei ricorda niente, e tutto ciò che vuole è ritornare alla normalità, ignorando i pettegolezzi e le occhiate sospettose dei suoi ex-amici. Ma quando Noah Hutchins, il "bad boy" del quartiere irrompe nella sua vita con la sua giacca di pelle, i suoi modi da duro e la sua inspiegabile comprensione, il mondo di Echo cambia. All'apparenza i due non hanno nulla in comune, e i segreti che custodiscono rendono complicato il loro rapporto. Eppure, a dispetto di tutto, non riescono a fare a meno l'uno dell'altra. Dove li porterà l'attrazione che li consuma e cos'è disposta a rischiare Echo per l'unico ragazzo che potrebbe insegnarle di nuovo ad amare?
 
 
 
RECENSIONE


Il pianto peggiore non era quello visibile a tutti...
...no, era molto peggio quando a piangere era l'anima,
e niente riusciva a darle conforto.

Oltre i limiti racconta la storia d'amore di Echo e Noah. Due ragazzi non ancora diciottenni, che frequentano lo stesso liceo. Echo ha una perso tutto la notte in cui sua madre affetta da bipolarismo, decise di ucciderla. Dell'accaduto Echo non ricorda nulla, l'unica cosa che rimane di quella notte sono le profonde cicatrici che le ricoprono i polsi e le braccia. Segni che si ostina prontamente a coprire con guanti e magliette a maniche lunghe. Da quella fatidica notte la sua vita è cambiata drasticamente. Il padre l'ha abbandonata per la nuova moglie, Ashley, che Echo disprezza e odia; la madre non ha il permesso né di vederla né di contattarla per l'ordine restrittivo richiesto dai giudici; le amiche le hanno voltato le spalle e tornata a scuola i compagni presero a bisbigliare pettegolezzi su una possibile riabilitazione o un tentato suicidio, trasformandola dall'essere la persona più popolare della scuola a una persona schiva e solitaria. Il fratello, Aires, a cui era molto legata è morto durante una missione in Afghanistan. Echo è sola e spaventata, in balia di un padre che le presta attenzioni solo per la sua carriera scolastica e delle ragazze di scuola che la deridono e la evitano. Nessuno riesce a capire cosa stia provando finché la sua assistente sociale, la signora Collins, durante una seduta di terapia le affida un compito. Fare ripetizioni ad un ragazzo in dietro con gli studi. Ecco che Echo incontra Noah.

Come se mi avesse sentito dall’altra parte della stanza, i suoi occhi scuri incrociarono i miei. Un ciuffo ribelle glieli mascherava, ma ero certa che mi stesse fissando. Accennò un sorriso, le guance coperte da un velo di barba. Noah era muscoloso, aveva un bel viso ed era una vera e propria calamita per i guai. Non sapevo come, ma riusciva ad avere un aspetto minaccioso perfino con un paio di jeans e una maglietta. Non che mi piacessero i drogati che usavano le ragazze. Eppure, mentre bevevo il succo, gli scoccai un’altra occhiata.


Noah è il classico tipo da una botta e via, che fa uso di droghe, sicuro si sé e consapevole del proprio fascino, ma dietro il suo sorriso impertinente e la sua aria da padrone del mondo si cela una profonda cicatrice mai rimarginata. Noah ha perso i suoi genitori in un incendio. In meno di due anni e mezzo è stato sballottato da una famiglia affidataria all'altra, cambiando in altrettanto tempo quattro licei. I suoi fratelli più piccoli, invece, Jacob e Tyler, di otto e quattro anni sono stati affidati ad un'altra famiglia. Come Echo, la vita di Noah è cambiata inavvertitamente dall'oggi al domani, e quelli che dovrebbero essere gli anni più belli di un adolescente si sono straformati in macigni dolorosi che scavano giorno dopo giorno profonde cicatrici che avvivano fin dentro l'anima. Noah e Echo si capiscono fin da subito. Sono sulla stella barca. Dei ragazzi cresciuti troppo in fretta che trovano difficile fidarsi delle persone, che sentono il bisogno di impedire che il mondo, con le sue brutture, distrugga l'altro. E senza che i due se ne accorgano iniziano a fare affidamento l'uno sull'altro, trovando conforto e protezione dove mai avrebbero pensato.

La mano forte di Noah mi coprì il polso e poi intrecciò le dita alle mie. La sensazione della sua pelle calda su una parte del corpo che a nessuno era dato vedere, figuriamoci toccare, mi fece rabbrividire. Spalancai gli occhi, realizzando solo in quel momento l’errore. Era questo ad aver sconvolto Ashley. Che cosa mi era preso? Non mi sollevavo mai le maniche. Passavo il tempo a tirarle giù. Quand’è che avevo iniziato a sentirmi così… a mio agio?

Insieme riusciranno a superare i loro limiti, giungere a patti con il loro passato e ottenere la agognata normalità che tanto avevano desiderato. Oltre i limiti è un libro stupendo diverso dagli altri Young adults che sembrano piacere tanto in questo periodo. Affronta tematiche forti quali l'affidamento, la sindrome maniaco- depressiva di cui risente la madre di Echo e la frustrazione di un padre che riversa i suoi sogni sulla figlia adolescente. Sono stata totalmente spiazzata da questo romanzo e non vi nascondo che quale lacrima mi è scappata leggendo le parte in cui Noah andava a trovare i suoi fratelli. Il suo amore incondizionato e assoluto è disarmante e i momenti magici e dolci che l'autrice ci ha regalato mi hanno fatto sognare. Un libro bellissimo, da leggere tutto d'un fiato. Una storia che entra subito nel cuore del lettore e, sebbene le esperienze di vita dei sue ragazzi sono molto dolorose, il lettore non trova alcuna fatica nell'immedesimarsi in entrambi. Un volume che vi consiglio calorosamente di leggere, perché credetemi la storia di Noah ed Echo vi resterà nel cuore, così come Beth e Isaiah, i fratelli di Noah, protagonisti dei prossimi volumi della serie.

Fece un gesto con la mano fra me e lei. «…non può succedere. Tu sei Noah Hutchins e io non sono una che “lo” fa con… con…»
Chiusi gli occhi per recuperare un po’ di autocontrollo, e completai da solo la frase: «Me».
«Sì… no… non lo so. Voglio un po’ di normalità, Noah. Tu puoi darmene?»
Strano, mentre parlava di normalità si toccava i guanti. «Quando capirai che per quelli come noi la normalità non esiste?» Non ero certo di chi volessi ferire di più, se me stesso o lei. Poteva anche fingere, ma non sarebbe più tornata la ragazza senza le cicatrici.
 
 
Il mio giudizio:


PS: QUI, potete trovare la trama tradotta del prossimo volume della serie, "Dare you to".

 

giovedì 20 marzo 2014

Anteprima: "I cento colori del blu" di Amy Harmon

Buonasera amici,
Rieccomi per presentarvi una nuova anteprima. Si tratta di "I cento colori del blu" di Amy Harmon, edito da Newton Compton, in uscita il 3 Aprile 2014. è Un romanzo autoconclusivo, Bestseller del New York Times.



"I cento colori del blu"
Amy Harmon
Newton Compton
Pagine 384
In uscita il 3 Aprile 2014
 
 
La sua storia è un segreto
Solo l'amore potrà svelarlo
 
Tutti a scuola conoscono Blue Echohawk. Abbandonata da sua madre quando aveva solo due anni, Blue non sa se quello sia il suo vero nome né quando sia davvero il suo compleanno. Ma ha imparato a fuggire il dolore con atteggiamenti da ribelle: indossa sempre vestiti attillatissimi e un trucco pesante. E soprattutto il sesso è il suo rifugio, un gioco per dimenticare tutto, per mettere sotto chiave le sue emozioni. A scuola poi è un caso disperato. Eppure il suo nuovo insegnante di storia, il giovane Darcy Wilson, non la pensa così: Darcy crede in lei, e sa che Blue ha bisogno di capire chi sia prima di trovare un posto nel mondo. E così la sprona a guardarsi dentro e a ripercorrere il passato, a scrivere la sua storia, a dar voce alle sue emozioni. Tra i due nasce una grande amicizia, e forse, a poco a poco, qualcosa di più: un sentimento forte, travolgente, a cui ciascuno dei due tenta in tutti i modi di resistere…
 
 
Breve estratto
 
 
                                                  Agosto 1993

La bimba era sdraiata sul sedile posteriore, nel caldo soffocante della macchina. Aveva il viso arrossato, la coperta su cui era distesa si era spostata e il viso era premuto sulla plastica del sedile. Ma lei non sembrava accorgersene e continuava a dormire. Era forte, nonostante fosse così piccola. Non piangeva quasi mai, né si lamentava. Sua madre aveva tenuto i finestrini abbassati per tutto il viaggio, ma non era servito a molto. Perlomeno adesso il sole era tramontato e non batteva più. Era scesa la sera, che aveva portato un po’ di sollievo, nonostante fuori ci fossero ancora quasi quaranta gradi; e poi nell’oscurità nessuno le avrebbe notate. L’aria condizionata aveva funzionato finché l’auto era in movimento, ma da due ore erano ferme nel buio a guardare il pick-up, aspettando quell’uomo. La donna al volante si mangiucchiò le unghie, chiedendosi se non fosse il caso di lasciar perdere. Cosa gli avrebbe detto? Tuttavia aveva bisogno d’aiuto. Il denaro che aveva preso a sua madre non era durato molto. I genitori di Ethan le avevano dato duemila dollari, ma tra benzina, motel e cibo erano finiti prima di quanto si fosse aspettata. Così, durante il viaggio si era ritrovata a fare cose di cui non era per niente fiera, anche se continuava a dirsi che non aveva avuto scelta. Ormai aveva una figlia: doveva prendersi cura di lei, anche se questo significava fare sesso in cambio di denaro o favori. O di droga, suggerì una vocina nella sua testa. Scacciò quel pensiero. Sapeva che non avrebbe resistito ancora a lungo, aveva bisogno di un’altra dose. Ecco a che punto era arrivata. Le sembrava impossibile essere finita lì, a poca distanza da casa. Qualche ora di viaggio, niente di più. Aveva attraversato metà Stato e poi era tornata indietro senza aver risolto nulla. All’improvviso vide l’uomo che tornava verso il pick-up. Tirò fuori le chiavi da una tasca e cercò di aprire la portiera del passeggero. Gli corse incontro un cane sporco, grigio e nero, che era rimasto a dormire sotto il rimorchio, aspettando il suo ritorno. Cominciò a girargli intorno alle gambe mentre lui strattonava la maniglia. Lo sentì imprecare sottovoce. «Maledetta maniglia. Devo farla sostituire». Alla fine riuscì ad aprire e il cane balzò subito sul sedile. L’uomo richiuse e controllò di nuovo la maniglia. Non si accorse che lei lo stava guardando. Fece il giro passando davanti al pick-up, si mise al volante e uscì dal parcheggio che aveva occupato per qualche ora. Mentre avanzava, per un attimo posò lo sguardo su di lei, ma senza indugiare, senza esitazioni. D’altra parte cosa ci si poteva aspettare? Non la degnò neppure di una seconda occhiata. Niente ripensamenti. Sentì la collera montarle dentro. Era stanca di sembrare trasparente, di essere incrociata solo per caso, ignorata, respinta. Mise in moto e lo seguì, tenendosi a una distanza sufficiente per non destare sospetti. Ma perché poi avrebbe do- vuto insospettirsi? Non sapeva nemmeno che lei esisteva. E questo la rendeva invisibile, giusto? Eppure era pronta a seguirlo anche tutta la notte, se necessario.
 
* * *
 
5 agosto 1993
 
La chiamata arrivò poco prima delle quattro del pomeriggio, e l’agente Moody non ne fu affatto contento. Era quasi a fine turno, tuttavia rispose e raggiunse il parcheggio dello Stowaway, un motel fatiscente che solo qualche clandestino avrebbe scelto. Un’insegna al neon raffigurante un baule di legno con una testa che sbucava dal coperchio sfrigolava nella calura del pomeriggio. L’agente Moody viveva a Reno da tutta una vita, cioè ventotto anni, e sapeva benissimo che chi frequentava lo Stowaway non lo faceva certo per la comodità dei letti. Sentì la sirena di un’ambulanza: l’addetta alla reception doveva aver fatto più di una telefonata. Era tutto il pomeriggio che aveva un dolore gorgogliante al ventre. Maledetti burritos. A pranzo se n’era spazzolati un paio stracolmi di formaggio, guacamole, carne di maiale, panna acida e peperoncini verdi, e adesso si stavano vendicando. Aveva un gran bisogno di andare a casa. Sperava con tutto se stesso che la receptionist si fosse sbagliata, così da poter sbrigare in fretta la faccenda e chiudere lì la giornata. Invece non si era sbagliata. Quella donna, un’ospite del motel, era morta, senza dubbio. Era agosto, e doveva essere rimasta chiusa nella stanza 246 per almeno quarantotto ore. Il mese di agosto a Reno, in Nevada, era caldo e secco. E il corpo puzzava. I burritos minacciarono di rifarsi vivi e l’agente Moody, senza toccare nulla, uscì in tutta fretta per avvisare i soccorritori che non c’era bisogno del loro intervento. Il suo capo gli avrebbe staccato la testa, se li avesse lasciati entrare lì dentro. Chiuse la porta della 246 e avvertì la ragazza all’ingresso che in breve sarebbero arrivati un mucchio di poliziotti, e che avrebbero avuto bisogno del suo aiuto. Poi chiamò il capo. «Martinez? Abbiamo una donna, sicuramente morta. Ho chiuso la scena del crimine e allontanato i paramedici. Servono rinforzi». Un’ora dopo, la scientifica stava scattando foto, mentre la polizia setacciava la zona e faceva domande a tutti gli ospiti, ai proprietari dei negozi dei dintorni, agli impiegati del motel. Il detective Stan Martinez, il capo dell’agente Moody, aveva fatto requisire la videocamera di sicurezza. E, meraviglia delle meraviglie, allo Stowaway ne avevano davvero una. Era stato chiamato il medico legale, che sarebbe arrivato di lì a poco. Quando fu interrogata, la receptionist dichiarò che la stanza non era stata affittata perché aveva il condizionatore rotto. Nessuno entrava o usciva da quella camera da più di due giorni. Avevano chiamato un tecnico, ma la riparazione non era certo una priorità. Nessuno sapeva come avesse fatto quella donna a entrare nella stanza, ma di certo non si era fatta registrare né aveva usato una carta di credito per pagare il soggiorno. Inoltre non aveva documenti con sé. Purtroppo – e questo avrebbe reso più difficili le indagini − era morta da almeno due giorni, e quello non era un albergo che inducesse la gente a fermarsi a lungo. Lo Stowaway si trovava lungo l’autostrada appena fuori città, e chiunque potesse aver visto o sentito qualcosa, la notte in cui lei era morta, era già lontano. Quando l’agente Moody riuscì a tornare a casa, quella sera alle otto, non si sentiva certo meglio, e non erano ancora riusciti a identificare la donna trovata morta, che aveva con sé solo qualche effetto personale di poco conto. Aveva una brutta sensazione, e non per colpa dei burritos.
 
* * *
 
6 agosto 1993
 
«Abbiamo scoperto l’identità della donna?». Moody non era riuscito a togliersela dalla testa. Ci aveva pensato tutta la notte. Non era un suo caso, gli agenti non si occupavano delle indagini. Ma Martinez era il suo capo e sembrava disposto a parlargliene, soprattutto perché la cosa pareva destinata a chiudersi in fretta. «Il medico legale le ha preso le impronte», gli rivelò Martinez. «Ah, sì? Trovato qualcosa?» «Sì. Ha qualche precedente, soprattutto per droga. Abbiamo trovato un nome e un vecchio indirizzo. Diciannove anni appena compiuti. Anzi, il 3 agosto era il suo compleanno », aggiunse con una smorfia. «Quindi è morta il giorno del suo compleanno?» «Così dice il medico legale, sì». «Overdose?». Moody non sapeva se avrebbe risposto a quella domanda. Martinez non era tipo da dare troppi dettagli. «È quel che pensavamo all’inizio, ma quando l’hanno girata per l’autopsia le hanno trovato il cranio fracassato». «Ah, maledizione», gemette Moody. Adesso dovevano anche dare la caccia a un assassino. «Non sappiamo se sia stata la ferita alla testa o la droga a ucciderla, ma di sicuro qualcuno ha cercato di farla fuori. Sembra che abbia preso un po’ di tutto, dalla montagna di roba che abbiamo trovato sulla scena del crimine. Doveva essersi fatta tanta di quella merda da sballare un’intera squadra di cheerleader», riferì Martinez. «Cheerleader?», ridacchiò Moody. «Già. Era una cheerleader in una piccola scuola nello Utah meridionale. È sul rapporto della polizia. Aveva preso ecstasy con qualche compagna, è stata beccata e incriminata per possesso di stupefacenti. Non è finita in galera solo perché era minorenne ed era il suo primo reato, e poi non vendeva la droga, la divideva con le altre. Abbiamo contattato le autorità locali, avviseranno loro la famiglia». «Trovato qualcosa nei video di sorveglianza?» «Sì, ma tutto liscio come l’olio. Si vede lei che entra verso mezzanotte, supera il bancone all’ingresso e si intrufola nell’ufficio. La receptionist dice che di solito chiude tutto a chiave quando si allontana dalla scrivania, ma quella sera un virus gastrointestinale l’aveva costretta a correre al bagno». L’agente Moody ripensò alla propria lotta con i burritos mentre Martinez continuava a raccontare. «Il filmato mostra la ragazza che fruga nell’ufficio e prende una chiave. Sai, usano ancora le chiavi vere, allo Stowaway non ci sono le tessere magnetiche. Secondo la receptionist, la chiave era stata messa da parte per via dei problemi al condizionatore. C’era un modulo per la richiesta di manutenzione insieme a quella chiave. La ragazza non era una stupida. L’ha presa sapendo che poteva stare in quella stanza senza essere notata. Ma non finisce qui. Abbiamo anche la registrazione della sua auto che arriva con lei e riparte un’ora dopo con un uomo alla guida. Abbiamo diramato un avviso generale con la descrizione della macchina». «Ottimo. A quanto pare siete a una svolta», sospirò Moody, sollevato. «Esatto. Lo sbattiamo dentro presto», concordò il detective Martinez.
 
* * *
7 agosto 1993
 
«Ok, adesso ascoltate bene». All’inizio della riunione del mattino il detective Martinez alzò le braccia, per chiedere silenzio. «Le autorità dello Utah meridionale ci hanno appena informati che la donna trovata morta allo Stowaway lo scorso venerdì 5 agosto aveva una figlia di due anni. Trovate una descrizione e una foto della donna nel volantino che avete davanti. Al momento non abbiamo modo di sapere se la bambina era con lei nelle ore precedenti il decesso, ma dal video della sorveglianza non sembra che sia mai stata nel motel. La famiglia della donna non vedeva lei né la bambina da più di un anno, quindi non sappiamo quando si siano separate. Sono stati allertati i media. Abbiamo informato anche gli altri posti di polizia e stiamo inviando le informazioni all’unità anticrimine. Dobbiamo ricominciare a distribuire i volantini in tutta la zona. Far girare subito la foto della donna. Bisogna scoprire se qualcuno ricorda di averla vista e se era con la bambina. Non abbiamo foto della piccola, ma sua nonna ci ha dato una descrizione sommaria. Ha capelli scuri e occhi azzurri, di etnia nativo-americana, anche se il padre dovrebbe essere di razza caucasica, e da lui avrebbe preso il colore degli oc-chi. La madre è morta ormai da cinque giorni, e sappiamo bene che genere di viavai c’è allo Stowaway. Abbiamo perso molto tempo prezioso e dobbiamo fare in fretta. Forza, ragazzi, mettiamoci al lavoro».
 
 
 
Che ne pensate?
Vi incuriosisce?
 
 

Anteprima: "Una ragione per restare" e "Una ragione per vivere" di Rebecca Donovan

Salve a tutti!
Ieri ho terminato la lettura di "Una ragione per amare" di Rebecca Donovan. Primo volume della serie Il nostro segreto universo. Ho impiegato un po' di tempo a inoltrarmi nel racconto. Insomma, c'è stata una partenza lenta e poco convinta e l'autrice avrebbe potuto benissimo accorciare il romanzo di qualche pagina, poi man mano che la lettura procedeva il libro mi conquistava sempre di più. Facendomi provare delle bellissime emozione. Ad oggi non sono ancora tanto convinta del personaggio maschile, ma non vi nascondo che qualche lacrima l'ho versata!!! Accidenti alla mia sensibilità :( Domani vi posterò un breve estratto del libro, nella rubrica "Assaggi di lettura", in modo tale che possiate farvi un'idea del racconto, e decidere se leggerlo o meno. Oggi invece, voglio parlarvi dei prossimi due romanzi che compongono la serie, "Una ragione per restare" e "Una ragione per vivere", in libreria il 27 Marzo e il 30 Aprile.


 
 

"Una ragione per restare"
Rebecca Donovan
Newton Compton
In libreria dal 27 Marzo 2014

Emma sembra essere uscita vincitrice nella sua lotta contro la violenza in casa. Adesso che tutti sanno ciò che succede tra quelle quattro mura, il suo aguzzino non può farle più del male. Ma è ancora tremendamente vivo il ricordo di quella tragica notte. I lividi possono sbiadirsi, si sa, ma le cicatrici e le paure restano intatte. Come farà Emma a riprendersi la sua vita mentre riesce a malapena a respirare?
Come è riuscito in un solo giorno Evan a convincermi ad aprirgli la porta della mia vita? Ancora non so darmi una risposta…
 
"Una ragione per vivere"
Rebecca Donovan
Newton Compton
In libreria dal 30 Aprile 2014
 
Emma Thomas si nasconde da tutto e da tutti... compresa se stessa. Ma non può nascondersi per sempre. Il suo passato la troverà comunque, e i suoi segreti non rimarranno per sempre al sicuro, soprattutto se vuole essere perdonata. Emma ha capito che l’onestà può far male più di un tradimento, e la verità può costarle l'unico amore che abbia mai conosciuto. 
Ultimo e attesissimo capitolo della serie Il nostro segreto universo, Una ragione per vivere terrà i lettori incollati alle pagine e con il fiato sospeso fino all'ultima riga.
 
La trilogia "Breathing" ( "Il nostro segreto universo"):

1. Reason to Breathe (Una ragione per amare)
2. Barely Breathing (Una ragione per restare)
3. Out of Breath (Una ragione per vivere)
 

Che ne pensate? Vi ispirano?
Il primo libro l'avete letto?
 

mercoledì 19 marzo 2014

Recensione: Ti aspettavo di Lynn J.

Ciao a tutti!
Ieri vi ho postato un brevissimo estratto di "Stai qui con me" di Lynn J, seguito di "Ti aspettavo", molto atteso in Italia, che verrà pubblicato il 30 ottobre 2014. Oggi invece, voglio condividere con voi la mia recensione del primo volume della serie. Dedicata alla coppia Cam e Avery. So che avrete già letto tutti il romanzo, ma come si dice: "meglio tardi che ma!".





Titolo: Ti aspettavo
Autore: Lynn J.
Editore: Casa editrice Nord

L'università è la sua via di fuga. Per cinque lunghi anni, dopo quella maledetta festa di Halloween, l'esistenza di Avery Morgansten è stata un incubo, ma adesso lei può finalmente ricominciare da capo. Tutto ciò che deve fare è arrivare puntuale alle lezioni, mantenere un profilo basso e - magari riuscire a stringere qualche nuova amicizia. Quello che deve assolutamente evitare, invece, è attirare l'attenzione dell'unico ragazzo che potrebbe mandare in frantumi il suo futuro... Cameron Hamilton è il sogno proibito di tutte le studentesse del campus: fisico atletico e ammalianti occhi azzurri, è il classico ribelle, dal quale una brava ragazza come Avery dovrebbe tenersi alla larga. Eppure Cam pare proprio spuntare ovunque, col suo atteggiamento disincantato, le simpatiche punzecchiature e quel sorriso irresistibile. E Avery non può ignorare il fatto che, ogni volta che sono insieme, il resto del mondo sembra scomparire, e lei sente risvegliarsi una parte di sé che pensava di aver perduto per sempre. Ma, quando inizia a ricevere delle e-mail minacciose e delle strane telefonate notturne, Avery si rende conto che il passato non vuole lasciarla andare. Prima o poi la verità verrà galla e, per superare anche quella prova, lei avrà bisogno d'aiuto. Ma la relazione con Cam sarà la colonna che la sorreggerà o lo "sbaglio" che la trascinerà a fondo?
 
 
 
RECENSIONE


 Lo tirai verso di me e gli posai un bacio leggero sulle labbra.
«Grazie.» Sorrise.
«Per cosa?»
«Per avermi aspettato.»


Avery Morgansten ha diciannove anni. Il suo sogno è quello di frequentare un'università in cui nessuno le ridi alle spalle, in cui liberarsi di tutti i sussurri velenosi. Un posto in cui nessuno conosca la sua storia o che sia a conoscenza di quanto fosse accaduto la fatidica sera di Halloween. Il suo sogno si avvera quattro anni dopo l'accaduto, trasferendosi nel West Virginia, al capo opposto del suo Paese, il Tenxas. Tutto sembra andare per il verso giusto e un nuovo capito della sua vita le si apre davanti. I buoni propositi per il primo anno accademico sono stati gettati, fino a quando il primo giorno di lezione, Avery non si scontra con Cameron Hamilton. Alto, spalle larghe, fianchi stretti, corpo atletico, capelli neri e ondulati, zigomi pronunciati, labbra carnose e occhi color zaffiro. Il sogno di ogni ragazza. Ma per Avery è solo una tentazione da cui tenersi alla larga. Un ragazzo affascinante ma innocuo, che ama regalare biscotti alle belle ragazze e che possiede una tartaruga di nome Raffaello.

Avery invece, è una ragazza acqua e sapone, occhi bassi, taciturna. E soprattutto apparentemente non interessata a lui. Ma dietro il suo sorriso e la sua aria innocente si cela un segreto inimmaginabile, che negli anni non è mai riuscita a rivelare a nessuno. Cameron potrebbe essere la sua rovina, l'unico il grado di riportare a galla un passato così strettamente custodito, scoprendo ciò che si cela dietro uno spesso bracciale che le ricopre il polso. Un cicatrice lunga cinque centimetri che scorre al centro del polso, sopra la vena. Un taglio profondo, fatto con una scheggia di vetro. Un segno di cui Avery si vergogna tantissimo, che le ricorda ogni volta la riprova fisica della sua debolezza. Un segno di cui si sarebbe sentita profondamente umiliata se qualcuno l'avesse vista. Sembra che Cameron non abbia alcuna possibilità di conquistare Avery, ma la sua dolcezza, comprensione e affetto fanno si che il proverbiale muro che Avery si è costruita intorno, come una corazza indistruttibile, si spezzi, rivelando il passato per poterlo finalmente affrontare una volta per tutte.

Un libro meraviglioso, bellissimo ed emozionante... non trovo parole per descrive le stupende emozione che "Ti aspettavo" mi ha trasmesso. Sono stata catturata dal racconto fin dal primo incontro – scontro con Cam. E man mano che procedevo con la lettura mi inoltravo sempre di più nelle vicende di questi due straordinari e coraggiosi ragazzi, che tra sbagli ed errori sono riusciti ad avvicinarsi lentamente, creando un legame indissolubile.
Molti hanno paragonato il romanzo a quello dell'omonima scrittrice Jamie McGuire, "Uno splendido disastro", errando. I due racconti sono molto differenti, così come i protagonisti. Le vicende passate di Avery e Abby sono molto diverse e, sicuramente, quelle di Avery più difficili da superare con un gran impatto emotivo nel presente. Travis e Cam, sono bellissimi e fanno girare la testa alla maggior parte delle ragazze, ma ho trovato Cameron più maturo, responsabile e tenace. Non fraintendetemi ho adorato i romanzi di Jamie Mcguire, ma dove Travis si è arreso davanti al muro eretto da Abby per proteggersi, Cam ha continuato imperterrito per la sua strada, distruggendo il muro senza perdersi in inutili distrazioni sessuali.

Era da molto tempo che un libro non mi facesse stare alzata fino alle quattro del mattino per continuarne la lettura. Sono stata così travolta delle vicende di Cam e Avery, da non rendermi conto del tempo che passava inesorabilmente. Questo è uno di quei pochi romanzi che fa battere forte il cuore, da leggere tutto d'un fiato. Lo stile dell'autrice semplice, colloquiale e molto scorrevole contribuiscono nell'assegnare un voto tanto positivo ed entusiasta. Adesso scrivendo la recensione penso a quale potrebbe essere una pecca del romanzo, ma non riesco a trovarne alcuna. Ho trovato tutto molto dolce e appassionante. Forse Avery ogni tanto risulta essere un pò pesante, ma dopo essere stata vittima di un episodio simile, chiunque sarebbe spaventato e ritroso a farsi coinvolgere tanto da un ragazzo appena conosciuto. Potrei scrivere altre mille cose che mi sono piaciute del romanzo, ma mi dilungherei troppo, annoiandovi terribilmente. Vi consiglio di leggere assolutamente questo romanzo, che sono sicura potrebbe piacere anche alle non amanti del genere, alle ragazze che non amano molto le storie romantiche. Il livello di sessualità presente non è volgare o eccessivo, ma ricopre un ruolo importante nel superamento del passato di Avery, quindi non appesantisce la lettura o infastidisce il lettore che non ama trovare descritte scene simili nei romanzi.


«Esci con me», mi disse, passandosi una mano tra i capelli bagnati per scostarli dal viso.
«No», sussurrai.
E poi la fossetta gli apparve sulla guancia e io espirai.
Lui si avviò su per le scale. «Domani è un altro giorno.»
Lo seguii. «Domani non cambierà niente.»
«Vedremo.»
«Non c’è niente da vedere. Stai sprecando tempo.»
«Quando si tratta di te, non è mai uno spreco di tempo.»


Il mio giudizio: