martedì 29 aprile 2014

Giochiamo con la lettera... #1.2


Salve gente,
rieccomi qui per continuare il nostro gioco, Giochiamo con la lettera... Lo scorso martedì, tra i quattro post proposti, ho deciso di partire dalla copertine dei libri, quest'oggi invece mi concentrerò su delle scene tratte da dei libri che mi sono piaciuti molto. Vi ricordo che la parola chiave per questo primo appuntamento è ANGELO, scelta da voi con una percentuale del 42%. 

Per questa pubblicazione mi concentrerò su tre brevi estratti estrapolati dai seguenti romanzi:



"Come finiscono le favole"
Lisa Kleypas
"Venuto al mondo"
Margaret Mazzantini
"Tatiana & Alexander"
Paullina Simons





















BREVI ESTRATTI


"Come finiscono le favole" di Lisa Kleypas

 

Trovò Holly in cameretta, a letto con la sua camicina rosa in attesa che lui arrivasse a rimboccarle le coperte. La lampada sul comodino era accesa e dal paralume rosa filtrava una luce morbida. Lo sguardo di Holly era fisso sulle ali da fatina appese allo schienale di una sedia. La sua pelle color avorio era costellata di chiazze rosse. Il cuore di Mark si strinse per la preoccupazione quando vide che aveva gli occhi umidi. Sedendo sul bordo del materasso, la sollevò un poco e la strinse a sé. «Che cosa c'è?» bisbigliò. «Qual è il problema?» Holly parlò con voce soffocata. «Vorrei che la mia mamma mi avesse visto con il mio costume.» Mark le baciò i capelli chiari e la delicata curva dell'orecchio. «Manca anche a me» disse alla fine. «Io penso che si prenda cura di te da lassù, anche se tu non la vedi e non la senti.» «Come un angelo?» «Sì.» «Tu credi negli angeli?» «Sì.» Mark lo disse senza esitazione, a dispetto di quanto poteva aver detto o pensato di diverso prima di allora. Perché non vedeva il motivo di negare la possibilità, soprattutto se a Holly dava conforto. Holly si girò per guardarlo. «Non pensavo che ci credessi.» «Ci credo» disse Mark. «La fede è una scelta. Posso credere negli angeli se voglio farlo.» «Anch'io ci credo.» Mark le accarezzò i capelli. «Nessuno sostituirà mai la tua mamma. Ma io ti voglio bene come te ne voleva lei e mi prenderò sempre cura di te. E lo stesso farà Sam.»

 
 
"Venuto al mondo" di Margaret Mazzantini


Il bambino è lì, di spalle... accucciato come sempre, come un uovo. Non so quando è arrivato, poco fa non c'era. È arrivato con questa luce docile. È uscito fuori dai cespugli, come una capra che s'è persa. Diego gli si è avvicinato a pancia sotto. Striscia sui gomiti qualche metro più giù. Il bambino adesso è in acqua, fa il suo lavoro. Tenta di prendere pesci con le mani, infila una mano come un becco, come quegli uccelli affamati. Diego scatta... è un attimo. Il bambino ha preso un pesce, per un attimo l'ha preso. Vedo la fotografia, un bambino gabbiano e un pesciolino in volo contro il sole che va. Forse è questa l'immagine, la bellezza a casaccio. È stato un attimo, perché subito dopo il pesce era perso e il bambino scappato. E anche il sole era andato, lasciando un cielo opaco e uniforme dove sembrava che un sole così non ci fosse mai stato. Vedo Diego che cade supino, respira stanchissimo, stringendo la sua Leica. Allora penso che c'è un angelo che ogni tanto si posa perché ha pena di noi, di tutte le cose che ci sfuggono dalle mani, che non resteranno nei nostri occhi. Un giorno ancora a venire, con gli occhi imbevuti di tutto, guardando questa fotografia Gojko avrebbe detto: «Ora so cos'è l'arte...» e, attraversandomi con quello sguardo unto, ebete di intelligenza, «è Dio che ha nostalgia degli uomini.»
 
"Tatiana & Alexander" di Paullina Simons


Tutta vestita, Tatiana si distese sul letto di Anthony e, stando attenta a non urtare il viso malconcio, lo abbracciò. “Resta qui”, le disse il figlio. “Dormi con me, mamma.” Rimasero in silenzio per un po’. Dopo qualche minuto Tatiana disse: “Tesoro, d’ora in poi andrà tutto bene. Te lo prometto. È una promessa di tuo padre, non di tua madre. Andrà tutto bene”. Piano, Anthony disse: “È vero che papà era un maggiore dell’Armata Rossa?” “Sì.” Dopo una pausa aggiunse: “Lui non avrebbe sbagliato”. “Ssst, Anthony.” Tatiana pensò al domani. A superare la paura. A sopravvivere alla paura. Peggio, a sopravvivere alla morte. Ad amare attraverso di lui. Coraggio, Tatiana. Coraggio, piccola. Coraggio, moglie mia. Alzati, fallo per me, va’ avanti. Prenditi cura di nostro figlio e io mi prenderò cura di te. Il suo angelo custode Alexander, il suo dolcissimo angelo Alexander, che fluttua su di lei, avvolta nel dolore, che le sussurra: Tania, ti ricordi che cosa dicesti a tua sorella mentre moriva sul ghiaccio, sulla Strada della Vita, mentre crollava nella neve incapace di camminare? Le dicesti: forza, Dasha, alzati. Alexander sta cercando di salvarti la vita. Dimostragli che la tua vita significa qualcosa. Alzati e cammina fino al camion, Dasha. Ebbene, ora io lo dico a te. Dimostrami che la tua vita significa qualcosa. Alzati e cammina fino al camion, Tania.
 
 
I libri che ho scelto sono davvero stupendi soprattutto "Tatiana & Alexander", seguito de "Il Cavaliere d'Inverno", mio libro preferito. "Come finiscono le favole" è un romanzo molto breve, ma in poche pagine trasmette belle emozioni e riesce a commuovere molto. L'ultimo, ma non per piacevolezza,  "Venuto al mondo" è un romanzo duro, crudo, difficile da digerire, spietato che già dalle prime pagine mi  ha catturato. Insomma vi consiglio tutti e tre i volumi!
 
 
Che ne pensate? Piaciuto il post?
Credetemi trovare degli estratti, partendo da una parola chiave è difficilissimo!!!
Ma ho voluto la bicicletta....

2 commenti:

  1. Grazie del tuo lavoro !!!!!!!!!! i primo e il terzo li conoscevo... ma il secondo no ed è bellissimo l'estratto che hai scelto.... ho messo il libro nella mia WL ... ;) grazie un bacionee

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    Risposte
    1. "Venuto al mondo" è davvero un libro straordinario. Mi è piaciuto tantissimo, uno dei migliori libri letti l'anno scorso! Lo consiglio caldamente a tutti.
      Grazie per essere passata :)

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